Come cambiano le acconciature nel corso della storia

Esiste, dunque, anche una storia che riguarda la rivoluzione delle acconciature. Le chiome delle donne, e non solo, hanno subito molteplici cambiamenti, derivanti anche dalle influenze delle civiltà dei popoli con cui si è venuti a contatto.

I primi segni che testimoniano la cura dei capelli risale all’età neolitica, con il ritrovamento di pettini d’osso nel corso degli scavi archeologici. Ma le pettinature più ricercate risalgono alla civiltà Egizia, in cui donne e uomini indossano decorazioni per le loro acconciature, nasce con loro l’uso delle parrucche: infatti, gli uomini rasavano il capo e lo ricoprivano con il klaft, un rettangolo di stoffa fissato al capo con un cerchio metallico e lasciato cadere ai lati del viso, oppure al suo posto indossavano una parrucca; le donne, invece, utilizzavano parrucche e decorazioni per le loro pettinature, come cerchi metallici e nastri colorati.

Anche la civiltà Greca ha acquisito un gusto ricercato per acconciare le chiome di uomini e donne! Infatti, gli uomini, tra le tante pettinature, amavano sistemare i loro capelli in un nodo alto sulla fronte, chiamato “crobilos”, e alle donne piacque talmente che adottarono la stessa acconciatura, però spostando il nodo di capelli sulla sommità del capo e chiamandolo “corimbos”. Inoltre, usavano tingere i capelli di una tonalità nero-blu dai riflessi metallici. Ed è proprio attraverso l’influenza con la civiltà greca, che anche i Romani ne adottarono alcuni usi; ad esempio, la figura del “tonsores”, parrucchieri, arrivò a Roma dalla Magna Graecia, infatti, fino al III sec a. C. questa professione degli acconciatori e parrucchieri non era conosciuta.

Anche le fanciulle di epoca romana usavano curare le loro chiome, una delle tradizioni più in voga era quella adottata nel giorno delle nozze: usavano, infatti, dividere la capigliatura in 6 ciocche o trecce, che venivano alzate e trattenute con bende color porpora, oppure con corone di rose e mirto. Inoltre, altro bagaglio proveniente dalla civiltà Greca era l’uso di arricciare i capelli con il ferro, e colorarli di rosso porpora.

Ora faremo un bel salto temporale e ci soffermeremo sul Medioevo, qui la morale cristiana impone maggiore rigore, che influisce anche sullo stile delle acconciature, che diventano meno vistose: si usava, ad esempio, raccogliere la capigliatura in un nodo trattenuto in una reticella di seta.

Il clou dell’acconciatura arriva con il Barocco. Si scorge, infatti, nell’esagerazione di acconciature particolarmente pompose e voluminose, decorate da nastri e gioielli, messi in esposizione sulle alte chiome; vengono riprese anche le parrucche che rappresentano l’eleganza femminile.

Con il passare del tempo le pettinature diventano sempre meno lavorate, fino ai giorni nostri, con i capelli sciolti e lasciati un po’ al naturale, e senza decorazioni.